Novembre 26

2015/2016 – “PVC. Problemi con Variazione Creativi”

Durante l’A.A. 2015/21016 ho ideato, redatto e condotto un’Unità di Apprendimento adeguata al mio percorso di Tesi (Creatività e generalizzazione. Una pratica didattica cinese per la risoluzione di problemi aritmetici nella scuola Primaria e dell’Infanzia) che desse la possibilità agli alunni di comprendere e di esperire che approcciarsi ai problemi di matematica non significa soltanto risolverli, bensì che questi sin dalla loro ideazione hanno insito in sè un ragionamento che deve essere colto e svelato per poter giungere alla risoluzione.

Per far ciò è necessario costruire problemi, scoprendo che, grazie alla matematica cinese, è possibile osservarli da punti di vista differenti: la matematica cinese, tramite l’utilizzo della tripletta, mostra che i problemi non sono scissi tra loro, ma che è possibili legarne 9, avendo un solo problema generatore, in quanto la struttura del problema matematico è chiusa, rispetto a quella aperta della cultura cinese.

Ragion per cui, ricorrendo alla Semiotica, è possibile confrontare la struttura del problema matematico  italiana, in particolare, e occidentale in generale, con la variazione, caratterizzante la cultura cinese.

  1. Nel primo caso s’individua:
  • colui che deve comprendere e risolvere il problema (interprete);
  • la struttura di problema (segno);
  • il testo per immagini, orale o scritto (oggetto);
  • la comprensione del testo e l’attuazione di una strategia adeguata per la risoluzione del problema (interpretante).
  1. Nel secondo caso invece s’individua:
  • colui che deve comprendere e risolvere il problema (interprete);
  • la struttura delle tripletta (segno);
  • il testo del problema in ogni singola tripletta (oggetto);
  • la relazione tra i problemi all’interno delle triplette (interpretante).

Si propone quindi al gruppo classe l’utilizzo di una pratica didattica appartenente alla cultura cinese, utilizzando tuttavia metodologie di lavoro tipiche della cultura occidentale.

Le attività didattiche sono strutturate, utilizzando un approccio frontale alla lezione, dove non si mette al centro dell’attività didattica il docente, ma l’allievo: lui costruisce, con l’aiuto del docente, il proprio apprendimento, andando a ricercare di continuo le conoscenze acquisite in precedenza sia in altre discipline, che in quella in esame.

N.B. Si vuole sottolineare che il percorso  ha subito delle modifiche in seguito alla rilevazione dei feedback inviati dagli alunnidurante la conduzione.

Obiettivi del docente

  • sperimentare cosa significhi creatività in un ambito scientifico, spesso, inteso come mera oggettività;

  • comprendere la stretta connessione tra lingua parlata e matematica;

  • sviluppare abilità di ragionamento, attraverso la costruzione di problemi matematici che vertono alla variazione della narrazione (testo), mantenendo i medesimi dati e ottenendo, il più delle volte la medesima soluzione.

 

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Pubblicato 26 Novembre 2015 da laura nella categoria "Senza categoria

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